History Rhymes

History Rhymes

"History does not repeat itself, but it rhymes", frase attribuita a Mark Twain, ma oramai nel patrimonio collettivo.

In questo post vado "a caccia" di rime storiche ai fatti di cronaca di questi giorni tra Dnestr Dnepr e Don. 

Per ogni "rima" una indicazione bibliografica.

Il trigger del post - stupri di guerra

Di questi giorni le notizie di stupri sistemici a danno delle donne (ma anche ragazzine) ucraine. Niente di nuovo sotto il sole.

Esattamente 70 anni fa l'Onorevole Maria Maddalena Rossi, storica figura dell'UDI, intervenne alla Camera dei deputati per chiedere conto del ritardo negli indennizzi alle donne italiane stuprate dai "Goumiers" comandati dal Generale Juin nelle campagne ciociare.

Si trattò di un oscuro episodio della WW2 magistralmente catturato dalla cinepresa di Vittorio De Sica ne "La Ciociara". I soldati maghrebini considerarono prede di guerra le italiane (al momento nemmeno cittadine di paese cobelligerante, ma del nemico vinto).

Le vittime di stupro (donne, ma anche ragazzini e anche religiosi) furono tra le 20.000 e le 60.000 contro un contingente di circa 120.000 militari. Poche le inchieste, pochissime le condanne, e un frettoloso ritiro nel giugno 1944 per essere reimpiegati nello sbarco in Provenza.

Rima storica: mettere a contatto militari di cultura diversa con civili indifesi, considerati nemici, e senza stringente disciplina significa lasciare il campo libero a stupri, violenze e saccheggi.

Così è capitato a Bucha, e in tante altre città ucraine ad opera dei militari russi di origine asiatica.

PS: nel 1945 a Berlino e nella parte orientale della Germania si stimano milioni di stupri a carico degli "unni" di Žukov. Per questo suggerisco la pubblicazione dello storico britannico Beevor, che fece incazzare parecchio la diplomazia russa dei primi anni di Putin.

Indicazioni bibliografiche: Berlino 1945: La caduta Antony Beevor 

Dio e Patria - la fabbrica degli orrori

Pochi cocktail sono micidiali quanto miscelare realpolitik e religione. Il patto scellerato tra Putin e il Patriarca russo Kirill ha un sanguinoso precedente nel basso medioevo. Un episodio poco conosciuto in Italia, ma di importanza capitale per la costruzione della attuale Europa.

Agli inizi del XIII secolo vennero a collisione nel sud della Francia gli interessi della casa aragonese e dei suoi vassalli e di Filippo II di Francia. Nel punto di saldatura degli interessi in conflitto (grossomodo tra Foix, Tolosa, Carcassonne, Beziers e Narbonne) si stava affermando una variante della religione cristiana: il catarismo.

Filippo II scelse la strada del patto Stato-Chiesa e fece benedire la guerra di conquista della Regione da Innocenzo III che lanciò la "Crociata contro gli Albigiesi", precludendo così un intervento diretto della casa di Aragona. Il cocktail fu micidiale: gli eccidi "decatarizzarono" l'intera area, e tra le tecniche messe a punto per la "pulizia" si annovera l'Inquisizione, che produrrà lutti e sopraffazioni per secoli.

Indicazioni bibliografiche: I catari. Eresia, crociata, inquisizione dall'XI al XIV secolo Michel Roquebert

Occidente appisolato - come nutrire un dittatore

Si parla spesso di Appeasement nei confronti di Putin (o Putinversteher alla tedesca). È la politica di conciliazione, di pacificazione, di ascolto delle esigenze che da sempre il mondo occidentale ha mostrato nei confronti di Putin, sin dalla invasione della Georgia nel 2008.

In parallelo con l'accondiscendenza politica (e concausa di questa) un ragionamento opportunistico sugli interessi economici (in alcuni casi terminati in clamorosi "pantouflage" modello "Gas-Schroeder"). In questi anni gli acquisti di gas dalla Federazione Russa sono cresciuti da 110.000 a 166.000 milioni di metri cubi tra 1990 e 2019 (+40% circa), con lieve flessione nel 2020 causa COVID a 152.000. Interessi e opportunità di business enormi.

Anche in questo caso abbiamo un ricorso storico cui si sta guardando da tempo. E' la politica tenuta dai leader occidentali nei confronti della Germania Hitleriana, cui venne concesso di rioccupare la regione smilitarizzata della Renania nel 1936, e successivamente di annettersi Austria e la regione dei Sudeti nelle attuali Repubblica ceca e Slovacchia. In parallelo il riarmo di Hitler, pur vietato dal Trattato di Versailles, costituiva mercato di sbocco per le industrie occidentali.

Il Trattato di Monaco del 1938, nel quale era formalizzato l'accordo sui Sudeti, fu l'ultima conquista pacifica di Hitler

L'altro versante dei regimi fascisti, l'Italia di Mussolini, aveva nel frattempo aggredito uno stato sovrano iscritto alla Società delle Nazioni, l'Etiopia, e invaso l'Albania tra proteste formali e sanzioni economiche che, pur timide, misero a nudo la totale inefficienza del regime. 

Indicazioni bibliografiche: The Fascist Challenge and the Policy of Appeasement Wolfgang J. Mommsen, Lothar Kettenacker (a cura di)

Davide v/Golia - motivazione e logistica a km 0 in Guerra

Ha suscitato parecchia sorpresa la resilienza dell'esercito ucraino contro il presunto "rullo compressore" russo.

Un paragone storico può essere trovato nella storia delle guerre di indipendenza olandesi. nel XVI e XVII secolo i "pezzenti del mare" condussero una interminabile guerra di attrito contro l'Impero asburgico (sul quale non tramontava mai il sole). Il conflitto per l'indipendenza, scoppiato nel 1568, si sovrappose alla "Guerra dei 30 anni" e terminò nel 1648 con la "Pace di Munster" che sancì la totale sconfitta dell'Impero.

Nella vittoria olandese due fattori furono decisivi: l'economia di guerra, ovvero le commesse militari che stimolarono le parti del paese non sottoposte alle distruzioni imperiali, e le retribuzioni regolari che fecero dei soldati dei graditi clienti per le collettività vicine, e non degli sgraditi e pericolosi ladroni.

Indicazioni bibliografiche: The Dutch Wars of Independence Marjolein 't Hart

Cleptocrazia - il bullone mancante

Tutti abbiamo notato il numero incredibile di mezzi corazzati russi abbandonati o bloccati e facile bersaglio dei missili anti carro anche trasportabili a mano.

Inoltre le truppe russe sono sembrate incapaci di gestire le turnazioni e rimpiazzare le perdite. Il dubbio è che nel regime di ladroni messo in piedi da Putin e dagli oligarchi gli Ufficiali superiori e i loro "clientes" arrotondino da anni i magri stipendi con "provvigioni" sulle commesse militari, ma anche furti di materiale o arruolamenti fittizi.

Tutto molto simile alle figuracce rimediate dall'Italia fascista appena passò dai proclami alle operazioni belliche nel 1940. Vent'anni di latrocini e corruzione avevano reso totalmente inefficace il glorioso esercito sabaudo, tanto da farsi umiliare persino dai Greci.

Indicazioni bibliografiche: 1935-1943, La Fabbrica Della Sconfitta Piero Baroni