Il Nord-Ovest in fondo al Tunnel

Il Nord-Ovest in fondo al Tunnel

Sono sempre molto critico nei confronti degli organi di informazione, ma il disinteressamento dei mass media di fronte alla situazione di grave crisi dei trasporti commerciali nel Nord Ovest d'Italia ha dell'incredibile.

In sintesi, i tre snodi logistici sotto le Alpi (Tunnel del Gottardo, del Monte Bianco e del Frejus) sono chiusi o a rischio chiusura con tempi e volumi di ripristino ancora non chiari. Non solo, il braccio di ferro sui migranti ha creato code chilometriche al Brennero e (in misura minore) sul valico di Tarvisio. La capacità logistica del Nord Italia, in particolare del Nord Ovest, è attualmente rischio.

Altrettanto incredibile il disinteresse dimostrato dal Ministro Salvini, che stando alle deleghe dovrebbe essere responsabile per questa delicata tematica, e privilegia la battaglia ideologica sui "clandestini" ai propri doveri d'ufficio. Ma, oramai lo conosciamo, non si può pretendere che abbia capacità di analisi e di intervento. Snapshot del sito di Trasporto Europa, rivista specialistica, perso il 7 ottobre 2023.

Partiamo dai fondamentali: una area geografica interconnessa ha bisogno di connessioni (direbbe Frankie 'Frodo' Oades di "The Brokenwood Mysteries"). 

La strategia europea è di focalizzarsi su una serie di connessioni fondamentali, i Corridoi, che costituiscono le "Arterie" della zona economica europea. Le vie commerciali si dipartono, poi, dalle arterie fino a raggiungere tutto il sistema.

I Corridoi non sono certo invenzioni dei "burocrati di Bruxelles": buona parte sono sul tracciato delle antiche consolari romane, vedi la Helvetica - Flavia per il Corridoio RFC1 Reno-Alpi, la via Domitia - Augusta - Betica per la parte Ovest della RFC6 Mediterranea, e la via Claudia Augusta per il tratto Verona - Brennero - Augsburg della RFC3. Tutte le altre hanno origini dai tempi della ripresa dei traffici del basso medioevo. 

Fortissimi i legami commerciali, culturali e storici che si snodano lungo i due corridoi RFC1 e RFC6 attualmente compromessi. Probabilmente anche superiori ai legami tra la Pianura Padana e il resto della penisola. 

Questa la mappa dei corridoi intermodali europei di RailNet Europe. Con freccia e "X" ho segnalato gli attuali "ingorghi".

I dati di traffico e dimensione del problema.

Per farmi una idea ho scaricato i dati di traffico merci da Eurostat e li ho messi assieme ai dati di traffico di Monitraf. Quest'ultima è una JV tra le regioni alpine interessate dei 4 stati che condividono i passaggi centrali e occidentali.

Il problema riguarda le Regioni del Nord. Il Nord-Ovest per i rischi tecnici (trafori chiusi), il Nord-Est per i rischi politici derivanti dal contenzioso Italia-Austria in tema di migranti. Dal Database Eurostat "road_go_ta_rl"

Stiamo parlando del 70% del traffico commerciale via ruota dell'Italia nei confronti degli altri paesi europei che parte da queste Macro Regioni (NUTS1). Purtroppo i dati del trasporto ferroviario disaggregati per regione di carico e scarico sono molto discontinui, quindi inutile farvi riferimento.

Forse è visivamente più immediato il vulnus di questa situazione di incertezza vedendo su una carta come si sviluppano i Corridoi UE. Nel wrapper qui di seguito potete selezionare i corridoi UE e entrare nel dettaglio del percorso completo. PS: date i vari ok per cookies ecc per utilizzare la pagina.

I due corridoi mettono in comunicazione le imprese italiane con alcuni tra i principali porti europei, in particolare il Corridoio 1 collega l'Italia con i porti del Mare del Nord (Fiandre, Paesi Bassi, Germania) che assieme cablano il 30% del traffico commerciale Europeo.

Dal report annuale 2022 Monitraf ho tratto questi dati di sintesi:

Per i problemi tecnici sono a rischio circa un quarto del traffico complessivo su ruote, tra veicoli leggieri e pesanti. La quota a rischio arriva al 30% se consideriamo il traffico totale. Brennero, o Tarvisio a singhiozzo per contenziosi politici in questa situazione precaria costituirebbero un pesante vulnus per l'industria italiana.

Per seguire gli aggiornamenti sui tre punti critici cliccate sui link ai siti we dedicati.