A) Dopo le ostriche, la carne di montone, non meglio precisati bocconcini, roast-beef, una imprecisata «salade utopia» e dolce a base di panna. Maitre o non declina al cliente la successione dei piatti o la sbaglia completamente.
Piatti arrabattati, sembrano più frutto di un «furto» casuale in cucina che altro. Ricordiamo che il «donatore» è un multimiliardario piuttosto snob. Sintassi mancante: amuse bouche – entrée – Plat principal – dessert.
Un piatto contiene cipolla, inadatta per una serata galante.
Vini: un menù così vario al tavolo richiedeva almeno 3 vini. 2 «in camera» (Champagne e Bordeaux) per non disturbare l’intimità degli ospiti.
B) Apre una bottiglia da 1.000€ e passa come il lambrusco da 2 € della sagra dal caplaz.
C) Principio base: non confondere gli odori. Bond si lamenta: il dopobarba seppellisce (bury) ogni odire. Prova che il personale non è del mestiere. It smells like rat (letteralmente puzza di topo, significa puzza di fregaura)
D) Per gli anglosassoni «Claret» sono tutti i Bordeaux. (per i francesi solo i Bordeaux rosé); Chateau Mouton Rotschild è un Paulliac AOC. L’errore marchiano toglie a Bond ogni dubbio.