Verdura tipica autunnale è la zucca, nelle tante varietà commestibili.
Da "bon frares" prima sunt pro cappellacci, che richiedono una zucca decisamente dolce per l'equilibrio del piatto. D'abitudine cuocio le zucche, le assaggio, e se non le qualifico per i cappellacci, cerco sempre un second best.
Uno di questi è il risotto di zucca: scoperta dell'acqua calda direte. Verissimo, però può essere reso intrigante da una correzione "saporita".
Nella immagine ho aggiunto all'impiattamento della nduja di Spilongi, per un tono spicy. Il grasso della Nduja si fonde con il caldo del risotto e crea anche un effetto cromatico divertente, particolarmente gradito ai romanisti e ai leccesi.
Must:
- base classica di cipolla imbiondita e burro.
- riso tostato nella base e sfumato con bianco.
- tanta zucca: fifty-fifty
- brodo vegetale
- curare il risotto: con la zucca tende a consolidare. Utile una pentola antiaderente.
- mantecare a grana/parmigiano
- piatto piano per raffreddare
Non è un prodotto standardizzato, quindi sono ammesse e concesse varianti al gadget. Tipo:
- un cucchiaio di salama da sugo
- lingua di cinghiale salmistrata
- spezzatino "spicy" come potrebbe essere un goulash
- porcini trifolati
- crumble di salame piccante
Un piatto che richiama lo Champagne della bassa: un bel Lambrusco di Sorbara o altro vino con un tono acidulo.