Zekke Rosse

Zekke Rosse

Sempre sul tema "Modernità della politica italiana" ha fatto discutere il paragonarsi ad Enrico Berlinguer da parte del Cinghiale Padano.

Premesso che ogni affermazione del suddetto parlamentare deve essere preventivamente vagliata come potenziale conseguenza degli abusi di salsicce e Mojito, nel caso di specie un approfondimento potrebbe essere interessante.

Le tante affinità e poche divergenze non sono però riscontrabili con il Sardo protagonista del Compromesso storico e dello Strappo con l'URSS, quanto con il "Migliore" Palmiro Togliatti, perfetto agente infiltrato di Mosca nella nascente Italia atlantica ed occidentale.

La miseducazione di Salvini

Ex Leoncavallino, leader dei comunisti padani, sin da giovane l'attuale leader del partito omonimo (e spesso omofobo) dimostra da subito una spiccata incapacità di approfondimento culturale, tanto da non riuscire a conseguire una laurea in materie che richiedono solamente una media applicazione per ottenere il minimo necessario. 

Nel 1997 si presentò capolista della lista minoritaria "Comunisti Padani" che conseguì 5 seggi sui 210 del "Parlamento del Nord" a Mantova. Simbolo: Che Guevara su sfondo verde.

Una fonte inestimabile: l'archivio storico dell'Unità

Come noto l'organo di stampa del PCI ha chiuso definitivamente i battenti per fallimento. Fortunatamente qualcuno ha pensato di depositare l'archivio storico. Non posso allegare gli articoli perché non è chiaro se e chi ne detenga i diritti. Potete però ricercare i numeri citati su https://archivio.unita.news/. Una miniera di informazioni.

Affinità: a libro paga di Mosca

Sono noti i finanziamenti ricevuti dal PCI Togliattiano al fine di destabilizzare la ancora incerta democrazia italiana. Sino alla rottura Stalin-Tito il progetto di Mosca era fare passare almeno una parte dell'Italia ad est della Cortina di Ferro con l'appoggio logistico e forse militare della Jugoslavia di Tito, che aveva provveduto ad una accurata "pulizia" etnica e politica ai danni anche della comunità italiana.

Sotto inchiesta la presenza di fondi provenienti dalla Russia di Putin a favore della lega salvini, anche se i comportamenti di parlamentari e militanti a favore delle invasioni dell'est Ucraina, Crimea, il contrasto a politiche UE di scambio economico con i paesi ex URSS, ed una manifesta mitizzazione dell'autocrate di Mosca lasciano pochi dubbi: che sia nato prima l'uovo o la gallina, la brodaglia puzza di gulag.

Affinità: rigetto del modello europeo di libertà civili

Per sintesi propongo il tema dell'omosessualità, di attualità nel dibattito sulle misure anti omofobia, ma potrei proporre ragionamenti analoghi per le altre libertà civili.

Nel 1949 il PCI di Togliatti espulse Pier Paolo Pasolini ufficialmente per "Divergenze ideologiche", in realtà per la sua omosessualità dichiarata. In un articolo del 1947 gli ambienti omosessuali venivano definiti "il mondo losco degli anormali". Fortunatamente il Migliore non era al potere, altrimenti sarebbe loro toccato un gulag, come accadeva nell'URSS Staliniana.

Oggi una componente fondamentale della lega Salvini è costituita dai talebani come l'ex ministro Fontana, il senatore Pillon e i vari movimenti illiberali che si autoproclamano "in difesa della famiglia". Da chi non è chiaro.

Le ideologie totalitarie, come quella comunista o come il populismo salviniano, invertono l'ordine gerarchico tra individui e stato. Mentre nel pensiero europeo occidentale, come si è formato soprattutto dal '900 e formalizzato nella Carta fondamentale dei diritti dell'Unione Europea il cittadino è centrale, ed è libero di esprimere il proprio pensiero, la propria sessualità, religione ecc in uno stato di diritto che lo supporti, per le ideologie totalitarie il cittadino è organico o funzionale allo stato, e le sue risorse devono essere destinate al bene della "patria" o del "partito". Comprese le risorse riproduttive ed economiche. In questo senso le libertà civili costituiscono per costoro una pericolosa devianza da reprimere.

Affinità: il rigetto del mercato e della libera concorrenza

Se il Salvini di oggi ha i propri Borghi e Bagnai, Togliatti aveva il proprio Pesenti. Casinisti i primi, di stretta osservanza marxista il secondo, comune la propaganda avversa alla collaborazione internazionale, al libero movimento delle merci e dei capitali, dietro ai quali ora come allora si celano gomblotti dello straniero (ieri USA, oggi i tedeschi).

L'idea di base è la stessa: ragionamenti economici semplificati (e non supportati da evidenze scientifiche) atti a "dedurre" una serie di conseguenze delle libertà di mercato che minano le sicurezze dei piccoli produttori, e dei consumatori. 

Due brani di Pesenti.

20/9/1949 "IL SISTEMA CAPITALISTICO SIGNIFICA FAME E MISERIA": "la svalutazione rende più vantaggiosa ancora l'esportazione di capitali su cui tanto si insiste oggi negli Stati Uniti poiché serve a disgregare sempre di più l'economia degli altri paesi capitalistici" e "la svalutazione in questi paesi non ha riflessi per l'economia interna poiché il monopolio del commercio con l'estero « la politica salariale che tende al continuo miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori impediscono che la svalutazione rappresenti un mezzo per ridurre le condizioni di vita dei consumatori e per aumentare i profitti. " Notare il concetto di effetti asimmetrici portato dai lacché di Salvini a fondamento del progetto di uscita dall'Euro.

19/11/1952 "LA LEGGE DEL VALORE": Divertentissimo bigino deduttivo del Capitale di Marx "Quindi in realtà si verifica che, attraverso la concorrenza, si fa una specie di ammasso di tutto il plusvalore prodotto nella società e questo plusvalore viene poi diviso tra i capitalisti sulla base del capitale investito, in modo che si determina un profìtto medio; quindi nel sistema capitalistico di concorrenza, il prezzo delle merci tende ad oscillare attorno al costo di produzione più il profitto medio rispetto al capitale anticipato" e, più oltre:" nascono le leggi di sviluppo delta società capitalistica; le leggi sulla accumulazione, sulla centralizzazione dei capitali, sulle crisi periodiche di sovraproduzione, sulla trasformazione del capitalismo di concorrenza in capitalismo di monopolio, sull'imperialismo e sulla decadenza definitiva e il crollo del capitalismo." Quindi, nell'abbandono del valore-lavoro la crisi ineluttabile del capitalismo generato dallo stesso mercato su cui si fonda, e l'alba nuova del collettivismo: "Nella seconda fase della società comunista la quantità di lavoro impiegata per la produzione dei prodotti non si misurerà per vìe traverse, non tramite il valore e le sue forme, come accade nella produzione mercantile, ma direttamente e immediatamente con la quantità di tempo, con il numero delle ore impiegate nella produzione dei prodotti. Per quanto riguarda la ripartizione del lavoro fra le branche della produzione, essa non sarà regolata dalla legge del valore, che in questo periodo perde la sua efficacia, ma dall'incremento del fabbisogno di prodotti da parte della società. Sarà una società in cui la produzione verrà regolata dal fabbisogno sociale e il calcolo del fabbisogno sociale acquisterà una importanza primordiale per gli organi pianificatori "

Così come il bluff comunista si dissolse con la spirale di crisi dell'URSS e la sua implosione a metà anni '80, così i ragionamenti di difesa delle corporazioni e dei vincoli si infrangono con i dati di una economia italiana al palo da 20 anni mentre le "errabonde" economie più aperte conseguono un gap di crescita, di risorse a disposizione e anche di affidabilità del debito pubblico oramai incolmabile da una italia che ancora non ha recepito le liberalizzazioni dei servizi della Direttiva Bolkenstein (2006) a spese dei consumatori.

Affinità: il nemico-Europa

Anche qui un assaggio per incuriosirvi e ricercare. Se in questi mesi il nemico del popolo italiano è il MES e, più in generale, il processo di unione finanziaria e bancaria, ai tempi di Togliatti il nemico giurato era il Piano Schuman, ovvero la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio).

Annunciato il 9 maggio 1950, firmato a Parigi il 18 aprile del 1952, ratificato in Italia nel 1952 il Trattato fu il primo passo concreto verso la costruzione della casa comune europea.

Ovvio che una Europa forte e coesa costituiva per Mosca un argine definitivo alle possibilità di espansione ad ovest, ed un cambio di strategia. Per questo da subito il PCI iniziò la propria campagna di fake news con toni e tattiche molto simili a quelle utilizzate dalla gangbang salviniana.

Quattro articoli da leggere (notare l'attualità delle tattiche denigratorie):

16/05/1950: Minimizzazione: "IL VASO DI COCCIO DEL SIG. SCHUMAN" "La proposta di Schuman è stata definita dulia stampa governativa parigina < rivoluzionaria > e < originaria >, quasi fosse uscita dal cervello di Schuman per grazia propria, come Minerva dalla testa di Giove. Quanto alla < originarietà > la pretesa di Schuman è davvero ridicola: anzitutto non si capisce perchè l'annuncio sia stato dato poco dopo l'arrivo del segretario di stato americano Acheson a Parigi. Annunciare la proposta del cartello francotedesco in coincidenza con quella visita, è stata per Io meno una mossa malaccorta da parte di Schuman. Comunque chi si è avvicinato di più alla verità è stato con tutta probabilità l'informato Time» di Londra, il quale ha scritto che il progetto del ministro degli esteri francese è il prezzo volentieri ' pagato dalla Francia per gli aiuti americani all'Indocina."

13/06/1952 Nazio-analismo e Mulinazza parlamentare: "PER OTTO ORE L'OPPOSIZIONE SI BATTE ALLA CAMERA CONTRO IL PIANO SCHUMAN E PER LA SOVRANITÀ NAZIONALE" II Piano Schuman per un cartello dell'acciaio e del carbone tra i paesi atlantici dell'Europa continentale prevede la formazione di alcuni organi tra cui una Alta autorità che ha il carattere di organismo supernazionale il quale priva i rappresentanti dei sei paesi partecipanti di ogni legame e di ogni dipendenza dai loro rispettivi Stati. […] Alla luce dell'art. 41 della Costituzione che riserva solo allo Stato italiano ed esclusivamente per "fini sociali", il controllo e il coordinamento dell'economia nazionale, appare chiara l'incostituzionalità di questo accordo internazionale.  […] Evidentemente non è questo il caso di un cartello per il carbone e l'acciaio che ha chiari intendimenti bellici e che è suscettibile di diventare uno strumento per l'egemonia della nazione più forte, la Germania occidentale"

08/02/1953: Terrorismo economico: "IL PIANO SCHUMAN DOVREBBE PROVOCARE IL LICENZIAMENTO DI 50.000 SIDERURGICI" ovviamente frutto di voci #noncielodicono che curiosamente vengono dati per "conferma" "Si è avuta ieri una schiacciante conferma delle disastrose conseguenze dell'adesione data dal governo democristiano al piano Schuman. Alcune gravi notizie, diramate da un'agenzia strettamente legata al governo e normalmente considerata ufficiosa, sono venute a gettare una luce chiarissima sulle cause reali delle smobilitazioni in atto alla TERNI, In diversi stabilimenti ILVA e in numerose aziende siderurgiche private. « Le aziende siderurgiche italiane — afferma testualmente l'agenzia « Italia > — per poter concorrere con i costi degli altri Paesi del « pool », dovranno affrontare con decisione il problema della mano d'opera. Ciò del resto è una conseguenza del programma di ammodernamento degli impianti siderurgici" [...] 

"Con questo, tutte le obiezioni sollevate dai sindacati unitari e dai parlamentari di opposizione, nonché dai più diversi settori economici, contro l'insensata adesione italiana al < pool > vengono clamorosamente confermate. L'Italia, mentre subirà colpi gravissimi a causa del piano Schuman. non ne trarrà vantaggi di sorta." Singolare come si riproponga l'immagine dell'economia italiana come un branco di sfigati che senza protezioni non campano. Magari si tratta degli "amici degli amici".

08/07/1953 Diffamazione personale aggravata: "INDENNITÀ DI MILIONI AI FORCHETTONI "EUROPEI” "Qual'è il • segreto del sacro zelo « europeistico » che anima tanti clericali e paraclericali, d'Italia e di fuori, esaltatori ad ogni piè sospinto delle varie « comunità europee » economiche, militari e politiche, escogitate dai fertili cervelli dell'onorevole De Ga speri e di alcuni suoi colleghi stranieri? Sui motivi di questo ardente entusiasmo getta una luce nuova una documentazione fornita dall'ultimo numero di Perspectives, il bollettino del la Societé d'Etudes et d'Informations Economiques. Il fascicolo in parola si oc cupa della sessione tenuta a metà giugno dalla Comunità europea del carbone e dello acciaio a Strasburgo. Ebbene l'argomento politico-economico, che più ha impegnato la opera e gli sforzi dei membri dell'eminente consesso, è stato quello delle retribuzioni da fornire agli uomini politici dei paesi partecipanti al pool che fanno parte degli organismi previsti dalla «comunità E' stato così deciso di assegnare a ciascun membro dell'Assemblea un'ulteriore prebenda annua di 1 milione e 400 mila franchi francesi (pari a 2 milioni 198 mila lire italiane), più 500 mila Franchi belgi (pari a circa 6 milioni di lire) a ciascun « Gruppo politico dell'Assemblea carbone e acciaio » di 9 membri ciascuno, più 10 mila franchi belgi (pari a circa 120 mila lire) per ciascun partecipante ad ogni gruppo al di là dei 9."

Divergenze

A parte la tinta, sempre rossa per Togliatti, prima verde poi bluastra per Salvini, tra i due è soprattutto questione di età.

La differenza principale è come contrastarne il disegno eversivo: agli inizi degli anni '50 i soldi USA e l'organizzazione Stay Behind (Gladio) riuscirono a contenere e neutralizzare la spinta eversiva del PCI di Togliatti, sino a quando le evidenze crescenti dell'intervento in Ungheria, del boom economico e della primavera di Praga demolirono ogni attrattività del modello sovietico. 

Oggi, fuori dalla logica dei "blocchi", sta agli italiani liberarsi della cancrena populista, o almeno neutralizzarla sino a quando l'evidenza storica non ne sancirà l'inevitabile inconsistenza.