Italia 2020 - Democrazia in cancrena - Un paese troppo ignorante per competere

Italia 2020 - Democrazia in cancrena - Un paese troppo ignorante per competere

Penso che molti, oltre al sottoscritto, si siano chiesti come mai gli italiani danno fiducia a personaggi come i leader dei principali partiti, e come mai vi sia una così spiccata instabilità nei consensi.

Da come vanno le cose non è escludibile che domani possa arrivare al 40% lo stesso precursore ideologico dei leader attualmente in competizione: Cetto Laqualunque.

Altro dato curioso: il fideismo acritico con cui buona parte dei sostenitori di un partito difendono a spada tratta le peggio stronzate, salvo passare a sostenere il contrario (o quasi) a pochi mesi di distanza.

Partiamo dai dati. In un lustro i voti degli italiani sono talmente ruotati da cambiare 3 volte il partito pivotale per una coalizione di Governo.

 

Confrontato con l'andamento della prima Repubblica, togliendo il 1948 ed il 1992, anomali per i sommovimenti a sinistra (Fronte Popolare nel 1948 - svolta della Bolognina nel 1992), emerge ancora più evidente quanto sia umorale l'elettore italiano.

 

L'impressione è che qualsiasi fenomeno da baraccone proponga la "pozzione maggica" si pigli acriticamente consensi e (ahimè) potere. L'ignoranza è un fattore determinante della schizofrenia elettorale. Non che fossimo meno ignoranti nella prima repubblica, ma il maggior costo della comunicazione e il controllo sociale ne attenuavano parecchio gli effetti nefasti.

Partiamo dalle basi: secondo l'OCSE un 27,5% di italiani ha difficoltà a capire la Gazzetta dello Sport e/o Chi.

Irrisoria la percentuale di italiani in grado di comprendere testi complessi: 4,5%

Servono commenti? no. Semplicemente chi lavora nella formazione si dia una mossa perché se non ci si schioda da questi dati è impossibile una dinamica democratica razionale.