Oggi è la giornata in cui la Zdora esalta al massimo la sua classe.
Dopo il primo set di mangiate non stop le sensazioni gustative incominciano ad annaspare, e gli avanzi incominciano ad accumularsi pericolosamente in cucina. Genio, esperienza, manualità aiutano a non concludere il tour de force natalizio con un frigo strapieno di cibo da smaltire controvoglia nei prossimi giorni. E ricordate ... senza lockdown al primo set segue un secondo tra 31 e 1.
Quest'anno ho provato una soluzione fusion: ripieno del Panaro, impasto dello Yangtse. Dressage scalogno ammorbidito in olio di sesamo, vino bianco e salsa di soia, erba cipollina e una spolverata di sesamo tostato a parte.
Per il ripieno ciò che è rimasto di un cappone arrosto. qualche pezzo di carota e di sedano al vapore per umidificare e un poco di grasso di cottura a legare.
Impasto: ho seguito i consigli del video qui sotto. Di seguito alcune mie annotazioni.
- Occhio alle mani. La fase iniziale dell'impasto si fa con acqua bollente. Se non avete la pelle d'amianto proteggetevi.
- Esattamente come nella cucina emiliana l'impasto non può prescindere da abbondante olio di gomito. E' pronto quando è elastico come il pongo.
- Separate subito i ravioli. Se volete più aroma mettete in vaporiera qualche foglia di alloro.
- Lavoratelo tutto fino a che l'impasto è tiepido. Quindi non esagerate con gli slot, fate magari più impasti.
Dosi: 150 di farina + 150 di fecola abbondante per 4. Ma il bello della cucina dei resti è che devi farti bastare quello che hai.
The day after
A 24 ore i 7 ravioli relitti tenevano benissimo il vapore. Conservati in frigo in piatto con carta forno sotto e pellicola sopra.