Pedalare! - Alcune riflessioni sui numeri

Pedalare! - Alcune riflessioni sui numeri

Alcune riflessioni sui numeri

A parte il dato sul numero delle squadre WT, inquinato dai "dollari" dei paesi arabi, il movimento ciclistico internazionale ha due punti focali: BeNeLux e Vikinghi hanno le maggiori frequenze di sportivi di qualità nel ciclismo. Gli stessi numeri li otteniamo estendendo l'analisi alla categoria "pro", appena sotto la WT e al movimento femminile.

L'Italia è assente negli investimenti di vertice (WT), ma ha una importanza adeguata nella qualità delle persone sotto contratto delle squadre principali.

Ma da cosa deriva questa performance? Tradizioni centenarie, certo, ma anche una disponibilità di strutture "protette" (velodromi) ove potere fare appassionare i ragazzi in una situazione che permetta un impegno con tempi più compatibili con l'impegno scolastico e  con la sicurezza necessaria a rasserenare le mamme italiane. I tempi della strada e, soprattutto, la mancanza di educazione degli autisti italiani rispetto ad altri paesi rendono la attività su strada costosa (gli allenamenti vanno protetti) e poco "vendibile" alle famiglie.

Nb: ho preso i dati dei velodromi attivi su wikipedia. Sono dati non ufficiali che andrebbero validati, ma già abbastanza indicativi per il nostro ragionamento.

Il dato dei velodromi italiani è sopravvalutato. Quelli attivi sono, fonte Federciclismo, 27 di cui 1 indoor (Montichiari)

I paesi con maggiore concentrazione di ciclisti di qualità sono quelli con alta concentrazione di strutture protette, specialmente indoor, che permettono di proseguire la attività sui 12 mesi.

Stato popolazione Velo IND INDVelo/1mil Velodromi Velo/1Mil
Trinidad e Tobago 1.394.973 1 0,72 5 3,58
Svizzera 8.574.832 4 0,47 5 0,58
Nuova Zelanda 4.792.409 2 0,42 14 2,92
Danimarca 5.818.553 2 0,34 3 0,52
Australia 25.364.307 7 0,28 63 2,48
Belgio 11.484.055 3 0,26 15 1,31
Paesi Bassi 17.332.850 3 0,17 5 0,29
Portogallo 10.269.417 1 0,10 3 0,29
Repubblica Ceca 10.669.709 1 0,09 6 0,56
Bolivia 11.513.100 1 0,09 7 0,61
Spagna 47.076.781 4 0,08 7 0,15
Canada 37.589.262 3 0,08 9 0,24
Francia 67.059.887 5 0,07 17 0,25
Germania 83.132.799 5 0,06 23 0,28
Regno Unito 66.834.405 4 0,06 21 0,31
Cile 18.952.038 1 0,05 4 0,21
Corea del Sud 51.709.098 2 0,04 4 0,08
Perù 32.510.453 1 0,03 4 0,12
Polonia 37.970.874 1 0,03 7 0,18
Giappone 126.264.931 3 0,02 68 0,54
Sudafrica 58.558.270 1 0,02 6 0,10
Italia 60.297.396 1 0,02 31 0,51
Messico 127.575.529 2 0,02 11 0,09
Stati Uniti d'America 328.239.523 2 0,01 27 0,08
Brasile 212.559.417 1 0,00 6 0,03
Cina 1.397.715.000 6 0,00 6 0,00
India 1.366.417.754 1 0,00 15 0,01
Argentina 44.938.712 0 0,00 32 0,71
Venezuela 28.515.829 0 0,00 6 0,21
Colombia 50.339.443 0 0,00 8 0,16
Thailandia 69.625.582 0 0,00 4 0,06
Iran 82.913.906 0 0,00 4 0,05

 

Alcune considerazioni: 

  • una rondine non fa primavera (vedi il caso di Trinidad e Tobago), contano molto più strutture che possano fare sistema. 
  • un velodromo non serve i soli residenti della località in cui è costruito ma funziona da hub per il territorio circostante. 
  • i velodromi, e le manifestazioni in più giorni sono un buon viatico per avvicinare gli sponsor alla disciplina, perché permettono di testare gli effetti pubblicitari in tempi "concentrati" e a costi molto più ridotti rispetto alla piena stagione su strada.
  • i giovani viaggiano in famiglia. Le manifestazioni sono anche occasione per fare conoscere la propria città e richiamare presenze in ogni momento dell'anno.

Anche la distribuzione territoriale dei velodromi italiani è molto sbilanciata. Sono concentrati praticamente tutti nella pianura padana. Si tratta però di impianti normalmente caratterizzati da uno stato di degrado che è evidente anche dalle immagini satellitari. Unico impianto indoor è quello di Montichiari (BS) tra l'altro parzialmente utilizzabile.