Tra un paio di settimane si vota per l'elezione dei membri del Parlamento Europeo, ieri sera a cena con mio suocero commentavamo la desolante assenza di informazioni sull'argomento. Eppure tra le norme che influenzano la nostra vita e le nostre decisioni sono decisamente più importanti quelle decise assieme ai nostri compagni di viaggio europei, che quelle decise tra i palazzi romani e nelle sedi delle autonomie regionali.
Probabilmente ha più senso spendere una mezz'ora per votare al Parlamento europeo che votare per il Parlamento italiano.
Disclaimer: di orientamento sono Liberal-democratico, quindi tifo spudoratamente per i Magnifici 7 del Team Europe capitanati da Margrethe Vestager, Guy Verhofstadt e la nostra Emma Bonino.
What's new: Ho aggiornato l'articolo con i riferimenti al dibattito tra candidati del 15 maggio, i l link ai curricula dei candidati sul portale del Ministero degli interni e le ultime previsioni. Dal 26 sera seguite i risultati sulla pagina dedicata dell'Europarlamento
Come funzionano le istituzioni europee
Gli organi "politici" dell'Unione sono il Parlamento, la Commissione e il Consiglio d'Europa
Il Parlamento Europeo ha tre funzioni chiave:
- potere legislativo di approvare i Regolamenti proposti dalla Commissione o motu proprio
- ruolo di controllo della Commissione Europea, ne elegge il Presidente proposto dal Consiglio d'Europa, e approva la Commissione indicata dal Consiglio (un commissario per stato membro). Un Commissario potrebbe non essere ritenuto idoneo al ruolo da parte del Parlamento ed indotto alle dimissioni. E' accaduto nel2004 per l'italiano Rocco Buttiglione dopo le medievali affermazioni sulla omosessualità.
- Approva il Bilancio
Competenze quindi fondamentali per delineare il futuro dei cittadini dell'Unione.
La Commissione Europea è l'organo esecutivo, cui è demandata l'attuazione delle decisioni.
Il Consiglio d'Europa è l'assise dei capi di stato e di governo che fornisce gli indirizzi politici.
Per norma condivisa il Parlamento europeo è eletto con metodo proporzionale e con eventuali soglie di sbarramento (in Italia il 4%). Alcuni paesi hanno collegi subnazionali (tipo UK).
Chi eleggiamo (o dovremmo eleggere) il 26 maggio
Il 26 maggio eleggiamo i nostri 73 rappresentanti al Parlamento (quindi 1/10 circa del totale). Sono persone che andranno ad interagire con pari grado provenienti dagli altri stati membri, che si confronteranno nelle commissioni per il lavoro legislativo e per creare un possibile "motu proprio" per iniziare percorsi legislativi.
Piccola precisazione: tra i meccanismi legislativi europei non esiste il Decreto-Legge. Questo significa che di yesmen che spingono i pulsanti a comando non ce ne facciamo nulla.
Le skills necessarie per queste funzioni sono le solite di un teamwork internazionale:
- competenze tecniche in uno o più materie di interesse delle commissioni parlamentari
- buone competenze in almeno due lingue straniere
- capacità di lavoro di squadra
- (per almeno per una decina) leadership nei rapporti interpersonali basate sul format "primus inter pares"
- affabilità, buona propensione alle relazioni interpersonali
Sul sito del Ministero dell'Interno potete trovare i curriculum vitae dei candidati. Leggeteli prima di esprimere preferenze.
Le (funeste) previsioni per l'Italia
La campagna elettorale al solito è inutile quanto dannosa; completamente incentrata sui leader, ma così facendo si perde completamente la capacità di comprendere chi effettivamente si candiderà per la "trincea" delle commissioni nelle quali si fa squadra e si prendono decisioni.
Una campagna per una elezione "nazionale", ma se non ci sono Decreti-Legge, gli yesmen non servono in Europa.
Secondo le previsioni il 60% dei 73 seggi dovrebbe andare a Lega (25) e M5S (19). Il primo partito è in una coalizione sovranista senza un programma e senza nemmeno un logo ed un sito, la seconda ha cercato di creare un proprio gruppo imbarcandosi con il noto truffatore Farage ed il Brexit party, ma le probabilità di raggiungere i requisiti per un "gruppo" (almeno 25 deputati eletti in almeno 7 paesi) sono remote.
Quindi un 60% dei rappresentanti italiani saranno a pascolare tra una armata Brancaleone e il gruppo misto. Comunque anche in questo parlamento è assolutamente improbabile che ci si scosti dalla maggioranza "solita" PPE-S&D-ALDE (che dovrebbero avere una percentuale si seggi superiore al 55%).
Berlusconi ha ventilato una nuova alleanza PPE-sovranisti, ma che gli alleati (e di ben maggior peso) della CDU/CSU siano disposti a patteggiare con i neonazisti di AFD è probabile quanto un somaro che voli.
Quindi: rischio a breve non contare nulla nelle commissioni. Ma non è tutto: potremmo anche non contare nulla nella Commissione, o, peggio, cercare motivo di scontro con i partner nella nomina dei commissari. Se i "nostri" si dovessero impuntare nella nomina di un impresentabile non è affatto scontata la approvazione del Parlamento.
Non sarà a breve, prima va risolta la patacca Brexit ed eventualmente ricalcolati i parlamentari nel nuovo Parlamento senza il Regno Unito (da 751 a 705, con gli italiani che da 73 passano a 76).
Quindi Juncker, Moscovici, e Dombrovskis saranno ancora gli auditor del prossimo bilancio italiano 2020 (malgrado le solite palle che spara Salvini).
Il dibattito tra i candidati
Il 15 maggio si è tenuto il dibattito tra i candidati alla Presidenza. Come sopra anticipato la coalizione di Salvini (APN, che dovrebbe aver inglobato ENF) e i 5 stelle non hanno presentato nessun candidato. A riprova della inutilità (se non del danno) di un voto a loro favore.
Priorità affrontate:
- migranti,
- disoccupazione giovanile,
- ambiente,
- tassazione e concorrenza,
- commercio internazionale e ruolo dell'Unione,
- populismo e declino demografico.
Per ragioni di copyright non posso ovviamente inserire il video in italiano, che trovate tra i link di Euronews; non ho trovato il link su Sky, che comunque ha trasmesso in diretta, mentre la RAI non si è degnata di trasmettere l'evento, e non lo trovate neppure su Raiplay.
https://www.youtube.com/embed/c8WBM9ZAmTk
Link utili
Raccolta non esaustiva di informazioni sulle prossime elezioni.
Servizio di monitoraggio dell'opinione pubblica europea.
Per Legge in Italia i sondaggi politici sono pubblicati su questo sito mantenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Previsioni sulla ripartizione dei seggi tra Partiti Europei e per Stato membro.
Alleanza dei liberali e democratici, tra i membri più in vista le due commissarie Vestagere Malmström, il vulcanico Guy Verhofstadt e la nostra Emma Bonino. New entry importantissima per gli equilibri En Marche di Macron.
In Italia è rappresentata dalla lista +Europa - Italia in Comune
Il link da alcune informazioni sulla aggregazione "capitanata" da Matteo Salvini. Una accozzaglia di partiti finalizzata a raggiungere il "numeri" per creare un gruppo parlamentare, non ha un sito con una piattaforma comune, non ha neppure un logo.
L'Alleanza dei conservatori, da sempre incentrata sui britannici Tories. Da capire cosa succederà se effettivamente sarà realizzata la Brexit e quindi il gruppo sarebbe parecchio ridimensionato.
La lista italiana aderente al ECR è Fratelli d'Italia.
E' l'alleanza degli ambientalisti e della sinistra alternativa. La lista italiana collegata è Europa Verde (EV) (Verdi, Possibile, Green Italia, Grüne e Fronte Verde)
Il Partito Popolare è il gruppo più numeroso del Parlamento europeo, e sostiene uno dei due candidati principali alla Presidenza della Commissione (l'attuale capogruppo del PPE, il bavarese Manfred Weber).
In Italia è rappresentata dalla Lista Forza Italia (FI), che comprende membri di UdC, PLI, MpA, IDeA, CP, NPSI, PP, DC, EpI e Italia Madre, e dalla lista SVP (Südtiroler Volkspartei)
Unione della sinistra di protesta, rappresentata in Italia da La Sinistra (LS),che comprende membri di Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e ÉViva
Il secondo raggruppamento parlamentare, sostiene la candidatura alla presidenza della Commissione dell'attuale Primo Vicepresidente, l'olandese Frans Timmermans.
In Italia è rappresentata dalla Lista Partito Democratico/Siamo Europei, che comprende membri di PD, Articolo Uno, Democrazia Solidale e Campo Progressista