Montsegur, l'ultima roccaforte Catara

Montsegur, l'ultima roccaforte Catara

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Prendo ancora spunto dal Tour de France. Oggi, 21 luglio 2019,  la prima asperità affrontata sarà l'ascesa di Montsegur. Non so se ricordate la nota a fondo pagina del sussidiario che accennava alla "Crociata contro gli Albigesi". Ebbene, a Montsegur si consumò l'ultima resistenza organizzata degli "Albigesi" tra maggio e dicembre 1243.

La zona è ricca di resti storici, castelli, paesi medievali, ed è contenuta in un'area trapezoidale delimitata da Tolosa, Albi, la catena delle Cornières (ultima propaggine del Massiccio Centrate) ed i primi contrafforti dei Pirenei. L'orografia è parte essenziale per comprendere il percorso storico: molte delle ultime resistenze catare si sono consumate in luoghi impervi.

Può essere una buona idea per una randonnée primaverile o estiva. Logisticamente potete atterrare a Tolosa (ci arrivano Easyjet e Ryanair), oppure piegando a nord dalla Languedocienne (A9) sulla Autoroute des Deux Mers (A61/62). 

Mappa dei luoghi Catari

Per gentile concessione di google ho incorporato la mappa dell'area. Se siete 2.0 potete costruirvi agevolmente il vostro viaggio accedendo a google e scaricando il KML/KMZ da inviare al navigatore.

 

La "Crociata" in sintesi

Siamo nel basso medioevo, il periodo che precede la formazione dello stato nazionale francese. I Capetingi sono la dinastia predominante, ma nel sud-ovest è forte una coscienza nazionale e linguistica ben diversa. Siamo nella Linguadoca, ancora oggi zona di utilizzo dell'olio d'oliva (mentre buona parte della Francia è notoriamente "burrosa"). 

Il rischio per i futuri padroni dell'Hexagone, è che si formi un concorrente forte e coeso tra Catalogna, Linguadoca e Provenza che monopolizzi l'accesso al Mediterraneo ed ai ricchi traffici con l'Oriente e il mondo islamico.

Il trigger per ottenere una giustificazione di un intervento militare è la diffusione nella valle dell'Aude di una eresia: il Catarismo.

Non sto a tediarvi su questioni da sesso degli angeli. Di teologia ne capisco come di filosofia. Meglio soprassedere.

La "Crociata" fu sanguinosissima, e portò alla distruzione della nobiltà locale, sostituita con vassalli dei Capetingi. L'embrionale nazione catalana venne quindi stoppata sul nascere ed ogni opposizione al nascente stato unitario letteralmente macellata. Fu un genocidio.

Beziers, Minerve Tolosa, Montsegur, Carcassonne ecc. Lo schema era sempre lo stesso: conquistata una città si isolavano i probabili eretici (con metodi da SS) e si ammazzavano, con preferenza per i roghi.

Durante la crociata contro gli Albigesi venne messo a punto il braccio armato delle persecuzioni cattoliche: l'Inquisizione. Una bolla papale autorizzava la tortura per estorcere le confessioni.

Su esortazione di Giovanni Paolo II, l'allora Cardinale Ratzinger, Presidente della Commissione Teologica Internazionale, ha redatto nel 2000 il documento "La Chiesa e le colpe del passato" nel quale, in occasione del Giubileo del 2000, si chiede perdono per i massacri, tra i quali le atrocità della Inquisizione.

Per approfondire: due fonti di informazioni

Il maggiore studioso sui Catari è, come ipotizzabile, un Francese. Tale Michel Roquebert autore di un'opera monumentale in 5 volumi. Lo storico, classe 1928, sembra ancora vivente secondo wikipedia. Fortunatamente ha prodotto anche una edizione "concise" in unico volume, disponibile anche in traduzione italiana: I catari. Eresia, crociata, inquisizione dall'XI al XIV secolo.

Seconda fonte, un leggi e ascolta, è un'opera del musicologo e Direttore catalano Jordi Savall: Le Royame oublié. Lo studioso ha recuperato e registrato melodie e canti dell'epoca.